Seui Archeo

Seui Archeo
Seui, Nuraghe Ardasai (foto di Giuseppe Deplano, giornalista, copyright © 2008 - riproduzione riservata)

lunedì 20 gennaio 2014

Seui, un castello nuragico nel cuore del Monte Tonneri

Da qualche anno anche l’interessante e suggestivo complesso del villaggio fortificato di “Su Casteddu” rientra nel “Parco archeologico Ardasai” del Comune di Seui, ricco di nuraghi, pozzi e fonti sacre, tombe di giganti e villaggi ed  aree archeologiche. Il tutto ottimamente organizzato e visitabile, grazie alla ottimale segnaletica e agli agevoli sentieri perfettamente curati, che fanno di questo “sistema turistico-archeologico” un autentico gioiello.
Questo articolo di Giuseppe Deplano è stato pubblicato nel mensile Sardegna Magazine New del marzo 1994. 
“Un castello a Seui”

Da ormai dieci anni, prevalentemente durante la stagione estiva, sto portando avanti un lavoro di censimento delle emergenze archeologiche presenti nel territorio del comune di Seui. Si tratto di un lavoro teso alla ricerca e lo studio dell’enorme patrimonio storico e archeologico che il paese possiede, con l’auspicio di una sua tutela e futura valorizzazione culturale e turistica. 
Sinora la mia scoperta più importante (agosto 1988, località “Serra su Casteddu”) è rappresentata da un villaggio fortificato, risalente probabilmente al periodo nuragico, posto sulla sommità di due torrioni calcarei contigui del massiccio del Monte Tonneri. Il tutto immerso nel verde più lussureggiante. In Ogliastra insediamenti di questo tipo ne sono stati rilevati solo altri due esempi: “Serbissi” (Osini) e “Scerì” (Ilbono).
Si tratta di un complesso esteso per qualche centinaio di metri quadri.
Sul piano di campagna sono leggibili una ventina di fondi di capanne circolari, di medie e piccole dimensioni, distribuite in modo disordinato e con muri alti mediamente un metro, in parte sepolti dal terriccio.
Sono presenti diverse cortine murarie di varie dimensioni, anche se l’attenzione viene attratta da un massiccio muraglione posto sull’estremità sud del complesso, e da un fitto sistema murario compreso nello spazio tra i due tacchi calcarei, edificato a protezione dell’ingresso.
La posizione strategica, caratterizzata da una visuale quasi a 360 gradi (dal “Perda Liana”, alla vallata dall’Alto Flumendosa, fino ad arrivare alle montagne dell’Ogliastra orientale), fa ipotizzare che questo insediamento possa essere stato di tipo militare e sede di una guarnigione.  (Giuseppe Deplano, copyright © 2014 – riproduzione riservata)